Il Sole24Ore: comincia in Europa la ripresa dell’economia mentre i mercati emergenti crescono

Gli articoli recentemente pubblicati da Il Sole 24 Ore, “Lezione tedesca e inglese per la domanda interna” e “Sfida globale dei settori l’italia gioca la carta del lusso”, mostrano entrambi un cauto ottimismo: secondo il noto quotidiano d’economia, a livello europeo qualcosa starebbe cominciando a muoversi e vi sarebbero cenni di ripresa.

A tirare la volata è la Germania, ancora una volta locomotiva europea.

Oltre alla Germania, Regno Unito, Francia e a grande sorpresa Portogallo stanno facendo la loro parte. Il motivo principe della ripresa di questi Paesi è che sono ripartiti seppur gradualmente i consumi e quindi la domanda interna e le aziende hanno ripreso a investire.

L’Italia resta invece ancora al palo. La ripresa del Bel Paese (questo si legge soprattutto nel secondo articolo indicato) si ipotizza legata all’industria del lusso, dell’abbigliamento, delle calzature e delle auto. La farmaceutica, la meccanica innovativa, la green economy e l’ICT vengono invece considerati settori evoluti verso i quali le aziende italiane dovrebbero rivolgere la loro attenzione.

In Francia i settori trainanti si rivelano quello aeronautico (ma questo potrebbe valere a livello europeo) e quello farmaceutico.

In Germania i comparti che fanno la differenza sono quelli dell’industria chimica, il segmento premium delle auto e diversi settori dell’alimentare. L’export tedesco corre e sta sorpassando addirittura quello degli Stati Uniti. Complessivamente, quindi, sono numerosi i comparti che dovrebbero trainare la ripresa economica europea. In Germania, Francia e Regno Unito anche il comparto edile sembra trovarsi in via ripresa, mentre in Italia continua ad essere in crisi.

A livello mondiale, i settori trainanti coincidono con quelli indicati a livello europeo: alimentare, farmaceutico, chimico e automobilistico grazie alle immatricolazioni in Cina, Brasile e USA.

Il Sole 24 Ore ha pubblicato altri due interessanti articoli che osservano i mercati più emergenti e lontani. Si tratta rispettivamente de “L’India frena, il Brasile accelera” e di “Macchinari prima voce dell’export italiano” .

Il Brasile si è rivelato sorprendente perché sta apparentemente “viaggiando bene” e mostrando i segni di uno sviluppo economico notevole. Gli economisti, però, considerano la situazione transitoria e, secondo il loro punto di vista, sulla lunga distanza il Brasile si avvicinerà ad una crescita “zero”. Quest’ultimo è un dato che sta caratterizzando anche l’India, che presenta ad oggi il ritmo di crescita più lento dopo quello del primo trimestre del 2009.

L’articolo “Macchinari prima voce dell’export italiano” focalizza l’attenzione sul Messico, verso il quale si indirizza l’export italiano di macchinari per impieghi speciali e generali. Un altro settore molto interessante è quello del packaging alimentare, che già registra una buona presenza in loco di aziende italiane.

C’è poi il comparto automotive, che vede l’insediamento di tutti i grandi gruppi mondiali poiché il Messico è considerato una piattaforma produttiva per il Nordeuropa.

Immagine: repertorio (fonte Flickr).

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