Intelligenze Soft nelle Imprese

Riporto un pezzo dell’articolo di Guerzoni sul domenicale del Sole 24 Ore del 4 marzo. Un’analisi lucida di un approccio presente a tutti i livelli: istituzionale, privato, personale. Quante volte, parlando di progettualità o di “concept” per dirla all’inglese capisci che la valorizzazione di un progetto è solo legata al peso del materiale presente nella sua realizzazione.  Non è motivante, non si puo’ sempre sperare nella gratificazione che i pensatori ottengono dal proprio lavoro. Valorizzare l’intelligenza soft è una delle chiavi per lo sviluppo futuro della nostra economia. Introdurre intelligenze soft nelle imprese significa accendere nuovi motori, uscire la mischia, “pensare differente”.

by Giovanna Ricuperati

 

di Guido Guerzoni_ dal domenicale del Sole 24 Ore del 4 marzo.

Le idee si pagano A differenza di quanto accade nei settori professionali in cui la progettazione è giuridicamente definita ed economicamente inquadrata, in Italia, nel mondo delle industrie creative e dei beni culturali, questo fenomeno si manifesta, per usare un eufemismo, più di rado, quasi che progettare il palinsesto di un festival, la stagione di un teatro, il concept di una mostra o lo sviluppo di un museo siano giuochi da ragazzi. Non stupisca il riferimento ludico: è opinione diffusa che la produzione d’idee non richieda grandi sforzi, essendo il frutto di generazioni pressoché spontanee, talora fonte di piacere, come accade quando si parla di creazione, disseminazione e crossfertilization. E’ risaputo, infatti, che nelle menti dei creativi le idee si formino per caso, tra una sigaretta e un caffè, uno spritz e una chiacchera, un pisolino e un filarino, un happy hour e un dirty weekend, addensandosi in nuvole progettuali i cui piovaschi precipitano sui desktop Apple con la stessa naturalezza con cui a Woolsthorpe Manor le mele si frangevano sul cranio di Isacco Newton.

One thought on “Intelligenze Soft nelle Imprese

  1. Elena Cortesi

    Le idee sono il bene più prezioso che un individuo può possedere.
    Ovviamente le imprese possono trarre grandi benefici e acquisire vantaggi competitivi significativi proprio grazie alla valorizzazione delle “intelligenze” che sanno produrre idee, creare nuovi concept e vedere, alle volte, “un pò più in là”, oltre i tradizionali modelli di business, e punti di vista.

    Produrre idee, non è cosa facile, richiede uno sforzo creativo e tempo, forse questo aspetto come notato dal giornalista viene troppo spesso trascurato…con il rischio di non riuscire a riconoscerne il valore.

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